Le tecniche per rendere risolutivi i vostri percorsi di coaching e terapia

Articolo sulle Le tecniche per rendere risolutivi i vostri percorsi di coaching e terapia

Avete mai appurato quale grado di soluzione definitiva provvedono i vostri percorsi trasformativi?

Vi pongo quella domanda perché le clienti mi riportano che comunemente non viene elaborata la misura di soddisfazione della clientela in termini di risultati definitivi.

È importante che voi sappiate che è fattibile rendere i vostri corsi totalmente efficaci nella risoluzione di problematiche che con le vostre competenze di coach, mentori o terapeute, intendete risolvere.
Quel risultato di completa efficacia è reso possibile dall'impiego della coscienza.

Le tecniche di uso intenzionale della coscienza

Potete inserire nella vostra pratica trasformativa le tecniche di uso intenzionale della coscienza e garantire alla vostra clientela dei risultati risolutivi in breve tempo e duraturi nel tempo.

Perchè metto in risalto la questione della risoluzione?

Perchè ho notato che ce n'è bisogno in quanto mi viene riferito dalle clienti che le tecniche normalmente utilizzate tendono generalmente ad agire sulla mentalità della persona e cioè su un aspetto superficiale della problematica e quello generalmente non garantisce la risoluzione definitiva e duratura delle questioni che intendete risolvere. Di seguito approfondisco:
  • l'argomento della coscienza come strumento trasformativo,
  • vi indicherò i limiti delle tecniche di mindset e
  • le infinite possibilità dell'uso intenzionale della coscienza.

  • Premesse sui percorsi trasformativi

    Risolvere significa dare una soluzione ad una problematica.
    A mio parere la soluzione definitiva è la giusta soluzione.
    Per esserlo deve tenere conto di come un essere umano opera nel creare la sua propria personalità e la sua vita in ogni ambito.

    La trasformazione di personalità e di circostanze non è risolutiva né duratura se non tiene conto di quel processo poiché quel processo è un programma.

    Ogni persona è un programma formato da varie istruzioni interiorizzate nella sua coscienza e quelle istruzioni portano la persona a vivere una qualità di personalità e di vita che è pari alla natura di quelle istruzioni.

    Nelle relazioni, nel lavoro, nelle finanze (per citare le principali aree) le persone vivono situazioni che sono frutto di una programmazione interiore. Quella programmazione è generalmente iniziata nell'infanzia e non è recente.

    Se per modificare contingenti situazioni che sono insoddisfacenti, indesiderate o problematiche voi operate sulle situazioni o soltanto sull'attitudine della persona verso quelle situazioni:
    voi ottenete generalmente risultati parziali e non definitivi perché non agite sulla reale causa che genera le circostanze e quella causa ha origini remote.
    Significa che con quella modalità (generalmente indirizzata alla mentalità e cioè al mindset) voi state operando su effetti e non su cause perchè il pensiero (mindset) è frutto dello stato di coscienza.

    Le origini delle circostanze che una persona vive hanno radici nell'infanzia della persona. Quelle radici sono istruzioni che la persona ha interiorizzato dalla culla in poi e che la sua coscienza usa per generare le sue circostanze. Finchè quelle cause (che sono istruzioni) restano nella persona: esse continuano ad operare ed a dare i risultati che la persona ha sempre sperimentato nella sua vita.

    Cosa occorre fare per modificare o rimuovere quelle cause interiori?

    Occorre intervenire a livello più profondo della mente e quindi andando oltre le tecniche di mindset.

    Il pensiero non è sufficiente a generare un'eradicazione di determinate istruzioni che sono subconsce. Subconsce significa che stanno al di sotto della consapevolezza della persona e quindi devono essere raggiunte con un intervento che vada oltre il pensiero.

    Il pensiero è originato dalla coscienza ed è di qualità dello stato di coscienza che muove la persona.

    L'importanza dello stato di coscienza

    Come da quell'ultima affermazione: la coscienza muove la persona.
    Ossia ogni persona agisce per compulsione e cioè è spinta ad agire da un'istruzione che è sempre la medesima in ogni situazione simile.

    Prendiamo ad esempio le relazioni:
    la coscienza della persona ha appreso come deve creare le relazioni per la persona stessa e cioè la loro qualità. Per cui la persona vive un'eredità silenziosa di qualità di rapporti. Ed all'interno degli stessi si 'muove' tendenzialmente nel medesimo modo.
    Non se ne accorge finchè non traccia il legame tra quello che vive e quanto ha appreso nella sua infanzia.

    Se non si agisce su quel vissuto non è possibile per la persona cambiare in modo duraturo le sue relazioni e quel cambiamento può avvenire attraverso tecniche specifiche che non sono solo di pensiero.
    Il pensiero non è sufficiente ad entrare nella sede delle cause di pensiero, azione e circostanze perché la coscienza vince sempre sul pensiero in quanto lo genera.

    Poi c'è anche da considerare che ad ogni pensiero vi è associata una componente emotiva/sentimentale e quella anche va modificata in modo che la memoria associata perda la sua valenza (se negativa).

    Pensate all'ansia che una persona prova in determinate situazioni:
    anche pensando di non provare ansia, la persona continua a provarla nelle medesime situazioni.
    Svincolate quelle situazioni dalla risposta emotiva dell'ansia e voi avete liberato la persona dall'ansia per sempre. Però il solo pensiero non è efficace per quello scopo (è invece facile accada che la persona pensando di non provare ansia l'aumenti).

    La coscienza guida la persona in ogni area della vita: le finanze, il lavoro, il business, le arti, i talenti e così via. Ogni persona vive le circostanze in cui si ritrova ed agisce in un determinato modo per via della sua interiorità che ha edificato nel tempo, dall'infanzia in poi. Quell'insieme è il suo stato di coscienza ed è una situazione relativa e quindi modificabile per dare esiti differenti.

    Quello che ogni persona vive (fino a quando non lo modifica interiormente) è un bagaglio accumulato nel tempo dalla culla in poi. In quello spazio temporale la coscienza della persona ha interiorizzato ogni evento ed ha imparato a creare risposte legate a quella storia.
    Dunque la persona può solo vivere una natura di esperienze che sono simili a quel bagaglio (fino a quando non cambia quelle istruzioni).

    Si tratta di vere e proprie istruzioni che la coscienza usa per ricreare situazioni in ogni area della vita. Notate il verbo che ho utilizzato: 'ricreare' e cioè creare le medesime atmosfere in un ciclo continuo.
    La persona comunemente non si accorge di quel processo finchè non traccia il legame diretto tra ciò che vive e ciò che la sua coscienza ha recepito per creare quello che la persona vive.

    Cosa occorre fare per arrivare a quel tracciamento?

    Le tecniche che modificano il programma interiore e liberano l'essere

    Per liberare la persona da cicli di eventi indesiderati, da limiti di personalità ed ogni altro impedimento ad una vita piena, serena, soddisfacente e ricca, occorre intervenire sul programma interiore della persona e trasformarlo eliminando le istruzioni indesiderate per sostituirle con quelle che danno luogo a quelle che la persona vuole vivere.
    Si tratta di usare tecniche che portano la persona a colloquiare con la sua coscienza per estrarre le cause di ciò che vive (per creare consapevolezza) e modificarle per trasformare gli effetti indesiderati che sperimenta nella sua vita.

    Come si porta la persona a quel cambiamento?

    Bisogna intanto precisare che le persone non si accorgono del loro stato di coscienza in quanto vi sono identificate.
    Si accorgono di eventuali situazioni indesiderate che vogliono cambiare, certo.

    Per quale motivo è importante conoscere che le persone non si rendono conto del loro stato di coscienza?

    Poichè in quella situazione perdono di vista la reale causa che genera quanto vogliono modificare ed il risultato è che agiscono sugli effetti di quelle cause e cioè sulle circostanze indesiderate ma così facendo non risolvono definitivamente quanto vogliono risolvere. Risolvono temporaneamente le questioni e dopo un certo lasso di tempo (non casuale) la coscienza torna a creare quanto è istruita per ricreare.

    Le tecniche di uso della coscienza che io ho messo a punto in oltre 15 anni di studio di questo argomento, aiutano a superare quello scoglio di identificazione della persona con il suo stato interiore e permettono alla guida (coach o terapeuta) di supportare le persone nel loro cambiamento guidandole ad una totale soddisfazione di risultati. Sono tecniche che potete inserire nei vostri percorsi trasformativi e guidare la vostra clientela ad una totale risoluzione delle problematiche in ogni area della vita.

    Perchè la risoluzione totale è sempre fattibile?

    Perchè la coscienza opera sempre allo stesso modo per chiunque.

    Appreso il processo di creazione di uno stato di coscienza e le modalità per cambiarlo: voi potete guidare gli altri al cambiamento di sè e delle loro circostanze in modo da ottenere risultati risolutivi in via definitiva ed anche più velocemente poichè ottenete la collaborazione della coscienza.
    Vi occorre apprendere come inquadrare lo stato di coscienza della persona e come instradarla alla trasformazione di sé e poi delle sue circostanze. Le tecniche che insegno servono quello scopo.
    Il risultato è che la persona viene svincolata dalle istruzioni che la portano a pensare, agire, reagire e provare emozioni e sentimenti che ha sempre provato perché si istruisce la coscienza ad uscire da quel loop. Contemporaneamente apprende a creare una realtà a suo piacimento invece che secondo un programma prestabilito.

    Portare le persone a pensare ed ad agire differentemente chiede tecniche profonde perché poi le persone restano da sole con se stesse (intendo, fuori dalle sessioni di coaching o terapia) e devono confrontarsi con i loro stati d'animo, emozioni, sentimenti, pensieri, azioni. Se non eradicate la causa di quanto le affligge: quella causa continua a dare frutti. Invece potete istruirle a liberarsene ed a gestire se stesse.

    Alcuni esempi di trasformazioni:
    le ciclicità di relazioni tossiche, le dipendenze da cibo o altre sostanze, la procrastinazione, l'insuccesso, l'ansia, la depressione, la scarsità finanziaria, il successo nel business, l'autoconfidenza e l'autostima, fino a disagi più complessi. Sono alcuni generici esempi di istruzioni che non dipendono dalle circostanze della persona ma da schemi che la coscienza ricrea.
    Sono vere e proprie atmosfere e mantengono la persona nel 'conosciuto' perché la coscienza ha conosciuto quello e non conoscendo altro non può proporre altri scenari.

    Per via di quel modo di operare della coscienza si può affermare che non vi è niente di immodificabile.

    L'assoluta libertà dell'essere umano

    Quando la persona viene guidata a svincolarsi dagli scenari conosciuti diventa libera di scegliere altro.
    Purtroppo generalmente quella libertà è limitata perché la coscienza di ogni persona opera sempre allo stesso modo e quindi ogni persona ha personalità ed esperienze che ha definito nell'infanzia recependole dall'ambiente in cui è cresciuta. Quindi non sono sue scelte libere. Rivive ogni aspetto di quella storia perché la sua coscienza ha visto e sentito quello ma è una storia relativa e modificabile.

    L'assoluta libertà viene dallo smantellamento del programma interiorizzato dalla persona per effettuare scelte autonome e svincolarsi soprattutto da certe sofferenze che quel programma potrebbe aver creato.

    Come apprendere le tecniche di uso intenzionale della coscienza

    Apprendere le tecniche di uso intenzionale della coscienza per inserirle in un vostro percorso trasformativo di coaching o terapia è necessario se volete realizzare risultati strepitosi. Chiede un impegno personale di messa in pratica per capire come funzionano. Le potrete inserire nei vostri percorsi ed assaporare la soddisfazione dei risultati risolutivi che donerà alla vostra clientela e che è una gioia inestimabile.

    Pensate alla vostra materia ed immaginate uno scenario in cui la vostra clientela si libera di determinati fardelli:
    dall'alimentazione incontrollata, dalle relazioni infelici, dai sensi di colpa, dalla sofferenza per la mancanza di accettazione di sé, dalle professioni insoddisfacenti, dalla scarsità finanziaria, proseguendo con altre casistiche e ciclicità. Potrebbero essere situazioni che magari considerate immodificabili come il d.o.c. per citarne una tra altre. Forse quelle situazioni che avete già tentato di risolvere ma non siete arrivate ad un totale completo successo risolutivo perchè non sapevate di questo aspetto che è la coscienza.
    Ci vogliono tecniche risolutive alla radice! Per quel motivo ho creato un corso specifico per operatrici del coaching e della terapia che vogliono elevare esponenzialmente i risultati che forniscono alla loro clientela.

    Potrete introdurre queste tecniche nella vostra pratica professionale.
    Sarà un piacere per me insegnarvi come utilizzarle e come inserirle nei vostri percorsi per permettervi di fornire alla vostra clientela una soluzione definitiva e duratura di quanto intendono risolvere.

    Visitate →la pagina del mio corso per i dettagli sul sistema e le modalità di iscrizione.


    Per ogni domanda: scrivetele nei commenti oppure in via privata con un'email a: eventi.yoyoblog@gmail.com oppure contattatemi su Linkedin.

    Vi ringrazio per avere letto il mio articolo e confido di esservi stata utile. Vi do appuntamento al prossimo contributo oppure ad una sessione online del mio corso.
    Altre nozioni sull'argomento? Nell'articolo seguente: Uso intenzionale della coscienza nella pratica di coaching nutrizionale. Buona lettura.

    Vi auguro il successo che desiderate,
    Iolanda

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