TUTTI PUPI
attraverso il personaggio del Ciampa, Pirandello, che nei suoi testi ci regala la sua profonda illuminazione sulla coscienza, ci descrive la guerra di ogni uomo con se stesso, con la sua maschera! una guerra isolata in cui si travolgono gli altri, ignari. Un dramma, in quella pièce, che magistralmente mostra la strenua lotta dell'uomo per l'affermazione della propria giustezza, per l'assoluzione del proprio ruolo, a volte per il lenimento del proprio dolore, attraverso la dimostrazione del torto altrui; e sottolinea gli espedienti che l'essere umano può architettare per la sete di vendetta, credendo con tutto ciò di portare gli altri al suo rispetto, quello per la propria maschera, senza nemmeno accorgersi che sta difendendo una maschera; e ancor più ignorando che le sembianze di quella maschera, come i fili di un pupo, sono nelle sue mani attraverso la sua coscienza, e non nelle mani del fato o di altri uomini. Se notate è luogo molto comune nella quotidianità la dedizione a dimostrare la ragione, di sè o degli altri, in contrapposizione al torto, in un continuo saziarsi dall'albero della conoscenza, quello del giusto e dello sbagliato, dimenticandosi (anche se solo temporaneamente) che in sostanza si sta giudicando una maschera, un pupo inanimato che prende la vita da chi muove i fili, ognuno per sè! dimostrando che vediamo fuori, ciò che siamo dentro, spaziando entro limiti che sono nostri, non assoluti e sempre estendibili.
La vita non è niente altro che una recita umana inscenata da ogni coscienza, e spesso è presa troppo seriamente proprio perchè sfugge la comprensione di chi realmente muove i fili di noi stessi, che siamo tutti pupi. Non è cinismo, è l'essenza della vita stessa e la chiave con cui possiamo aprire la porta su una vita differente, se la stiamo cercando, scegliendo consapevolmente la nostra maschera, e tanto più nobile la forgeremo, tanto più nobiliteremo la nostra vita. Perdere di vista questa opportunità è perdere di vista l'unico strumento di aiuto per sè e per gli altri. Bisogna guardare oltre la maschera, a quello Spirito divino che entra in noi e si fa pupo, e quello Spirito, chiamatelo come più vi aggrada, è malleabile come creta; ed è lo stesso in chiunque, una comunanza che ci rende fratelli all'origine e per sempre, una fratellanza spesso offuscata dalla cecità del giudizio.
"Le più belle qualità della nostra natura, come la fioritura dei frutti, possono essere preservate solo con il più delicato maneggio. Eppure noi non trattiamo noi stessi nè l'un l'altro così teneramente." (da 'Walden ovvero vita nei boschi' di H. D. Thoreau)
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