OGNI UOMO E' UN PROFETA
Tutto ciò che un Uomo crede è la sua legge e quella legge regola
il suo mondo, profetizzando sempre tutto ciò che gli accadrà, ma egli facilmente
non se ne accorge.
Bisognerebbe sempre vi chiediate quali sono le vostre leggi, cioè le vostre credenze perché ciò che credete ricevete, attuando la famosa regola biblica ‘credi
di avere ricevuto e riceverai’, e la conferma la si ha dopo in esclamazioni del tipo:
‘l’avevo detto io’, dunque se è andata come ‘avevate detto’ significa che si è
avverata una profezia stabilita da voi stessi.
Però l’Uomo non crede di essere un profeta, non crede che in ogni istante sta forgiando le sue
esperienze future, e quelle di altri, è molto più semplice non crederlo perché accettarlo
significa riconoscere su di sé una grande responsabilità e non potrà più
addossare ad altri la colpa di ciò che gli accade, nemmeno ad un dio esterno
creato per dare conforto, che poi è l’illusione di un conforto.
Riflettete e
troverete che quella stessa responsabilità diventa la chiave per la libertà
assoluta, poiché a chi potete rivolgervi sapendo che tutta la vostra vita è nelle vostre stesse mani?
Ogni uomo è un profeta, è nella sua natura, non ha bisogno
di acquisirla ma di accorgersene. Il potere è in lui, pronto
per essere usato in modo consapevole. Solo
l’auto-osservazione gli permette di realizzare il suo proprio peso nella sua vita,
ma non è uso comune auto-osservarvi, è più frequente l’abitudine ad osservare
ciò che fanno gli altri e non ciò che fate in voi stessi. Però
la vita non accade per caso, essa sprigiona da tutto ciò che siete e se non
l’osservate non potete comprendere le cause di ciò che vi capita. L’essere umano è sempre più
distratto da ciò che fuori accade e contemporaneamente distolto dal suo interiore
che è la vera sorgente della sua vita. Ipnotizzato dagli eventi dei notiziari,
delle reti sociali, della vita quotidiana, si lascia coinvolgere in quei fatti esterni ed immedesimandosi in quanto osserva, senza accorgersene ‘veste’ la
natura di quei fatti, li crede e li attrae a sé, dopo si domanda ‘perché gli capita ciò che vive?’.
Bisogna diventare ‘saggi come serpenti’ occupandosi di se stessi, e 'innocui come colombe' usando amore immaginativo, perché
quello che capita in sè è la fonte di ciò che capiterà intorno nel
futuro.
Cara yoyo,
RispondiEliminaquello che hai scritto è proprio vero....Io infatti lo dico spesso....TE LO AVEVO DETTO IO CHE ANDAVA COSI'. Peccato che la maggiore parte delle perone è inconsapevole e non sa far accadere gli eventi come vorrebbe che fossero e tu fai bene a fare i tuoi seminari per mettere sempre più perone al corrente di questa legge fantastica, la legge della coscienza. Ci vediamo a Torino il 24 !! Bacioni
Angela
Cara Angela, grazie per il tuo commento.
RispondiEliminaCi vediamo al seminario!
Un abbraccio.