AMARE PER CREARE PACE
Tutto
giace nel desiderio e volontà di comprendere questa verità e volere appurare se
ognuno di voi è realmente un creatore della propria vita oppure no. Così
potrete scoprire che tutto ciò che voi ora vedete ha solo un significato
momentaneo; che il tutto è impermanente e si modifica continuamente, niente è
immutabile, niente è statico, perché l’uomo è coscienza e la coscienza è
un’energia in continuo movimento, ma soprattutto essa contiene il ‘Tutto’ e
così ‘Quando noi guardiamo dentro, vediamo che l’umanità è Una’, come scrive Harendranath
Maitra quando esorta a guardarsi dentro per sconfiggere la guerra fuori. Ma
ancor prima di lui, nel libro scientifico per eccellenza, quello che traccia la
strada per la redenzione e la libertà stanno le parole del Cristo ‘Cercate
prima il Regno’ ed il Regno è dentro l’uomo e non fuori, ed ogni filosofia che
accetta la Verità sa che ‘Come dentro, così fuori’.
L'uomo
crea la divisione, non vi è nulla fuori che lo fa
per lui, è lui che accetta la suggestione esterna e la fa sua, ma lo
riconosce? Riconosce l'Uomo che sta creando separazione e che lui stesso con il
suo pensiero sta trovando tutte le ragioni per la separazione: razza, interessi
economici, stato sociale, denaro, etc.? per motivi che in natura non esistono,
perché in natura non vi è separazione di nulla, non vi è ragione di lotta, la
natura è un ciclo perfetto ed armonioso naturalmente funzionante senza bisogno
di intervento umano. L’uomo non aggiunge nulla alla natura, l’uomo lotta per
ripristinare un’unione che è fisiologica nell’umanità ed attraverso la sua
lotta sta creando ulteriori cause di divisione. Non osserva e non lo vede, ma è
l’uomo che ha creato la necessità della lotta e l’uomo nutre quella necessità
attraverso il ‘lume’ della ragione, del giusto e sbagliato, concetti suoi, inesistenti
in origine. Pertanto le cause che lo portano alla lotta per l’unione, o per
qualsiasi altra lotta, sono inesistenti, cosicché la lotta non sarà mai la
soluzione e mai porterà all’unione perché è solo la proiezione di una necessità inconsistente.
La
natura lo insegna, niente in natura viene organizzato, tutto 'fluisce' in un
modo armonioso gestito da una intelligenza che sta a monte di tutto, anche
dell’uomo, e che permette tale armonia perchè è l'armonia stessa. Se nessuno
interferisce con quel fluire naturale, tutto rimane immancabilmente in
armonia. Non esiste la necessità di ordine in natura perchè la natura è ordine
e perfezione, l'uomo crea quella necessità, come tutte le altre necessità
effimere ed inconsistenti, ma porta solo scompiglio con la sua limitata e
frammentata visione delle cose, crea la sua propria sofferenza.
Dice
Martin Luther King in uno dei suoi discorsi sulla guerra in Vietnam "Quì è
il vero significato e valore della compassione e non-violenza, quando ci aiuta
a vedere il punto di vista del nemico, ad ascoltare le sue domande, a conoscere
la sua valutazione di noi stessi. Perchè dal suo punto di vista noi possiamo
infatti vedere la basica debolezza della nostra propria condizione, e se siamo
maturi, possiamo imparare e crescere e profittare della saggezza dei fratelli
che sono chiamati l'opposizione." ed io concordo con quel punto di vista
che può portare a comprendere la divisione che si crea nella lotta e la sua
inutilità a ripristinare l'unità, e richiamo le parole di King che 'mai una
guerra ha risolto qualcosa', se avesse risolto qualcosa non esisterebbero più
guerre. Quella frase chiarisce l'inutilità e distruttività della guerra, ma
anche la cecità umana, sottolineando la necessità di rivedere i propri valori,
in primo luogo quello di esseri umani come esseri di amore ma io aggiungerei,
come esseri creatori di divisione, è un libero arbitrio che si dimentica di avere quando si da la colpa all'esterno per quella divisione
che è in sè e che l'esterno solo rimanda facendo eco alle proprie
credenze. La maturità può portare a vedere bene la situazione ma bisogna
comprendere cosa è la maturità, non è la conoscenza come l’uomo intende, non
la si apprende sui libri, la maturità è la conoscenza di se stessi e di come
noi funzioniamo e porta alla visione di un sistema mentale di credenze e
necessità che l’uomo costruisce in sé e che crolla dinanzi all’evidenza che la
Vita sta a monte di tutto e la vita è armonia ed unione. La mente matura non
compara, la mente matura osserva e vede cosa capita, non giudica ma realizza.
La comparazione tra sè e gli altri porta il conflitto. Situazione osservabile
non solo nelle guerre ma nelle vostre vite quotidiane, quando vi perdete nel
vostro punto di vista come unico, dimenticando il punto di vista altrui,
agevolando il vostro biasimo e condanna dell'altro, chiunque esso sia, e di
conseguenza creando divisione e portando disarmonia. Soltanto da osservatori oggettivi e leali è possibile comprendere se ognuno sta creando e impedendo a sè di
'vedere' la situazione differentemente per ripristinare l'armonia. Chiedetevi:
cosa vi impedisce di farlo? Quella è la consapevolezza che può portare a
scoprire l'inconsistenza delle 'prese di posizione', esse celano sempre una necessità personale di giustificare ed assolvere se stessi e condannare
l'altro per non sentirsi responsabili di ciò che si vive. Sono motivi inconsistenti
perché potrebbero essere totalmente l'opposto, voi solo voi vi impedite di
assumere un esito migliore, la scelta è sempre vostra.
Gli
opposti compongono l'unità, non è possibile vedere l'unità se la persona perde di
vista la visione del cosiddetto 'nemico', perchè perde di vista gran parte
delle infinite possibilità per ripristinare l'equilibrio. Il biasimo e la
condanna non sono che la giustificazione della cecità mentale. Un Uomo
che non può mettersi in un altro punto di vista non può che vedere solo ciò che
vede e niente altro e soprattutto non si accorge di chi egli è. Lo sforzo che
andrebbe fatto per potere ripristinare un'atmosfera di comprensione, pace ed
armonia sarebbe imparare a mettervi nei panni altrui, imparare a vedere come
l'altro vi vede, da lì potreste conoscere ciò che di voi stessi vi sfugge e
diventerebbe una lezione proficua per la vostra crescita personale, invece della
vana lotta contro l'altro, nemico creato solo dalla vostra propria mente.
Attraverso i suoi occhi voi potreste vedere in voi stessi 'la basica debolezza
della vostra condizione', quella di chi sostiene qualcosa che non è assoluto,
che è solo una sua costruzione mentale ed una sola faccia della medaglia.
L'essere umano veste uno stato di coscienza, non è quello stato di coscienza, siete immersi nella sua incarnazione e non potete che pensare da quel punto di
vista, ogni altro vi viene offuscato, ma gli stati di coscienza sono infiniti, sta
all'abilità dell'uomo incarnarli e dato che non potete incarnarli tutti
contemporaneamente, ogni uomo vive in un differente stato psicologico, quindi il mondo sarà sempre pieno di punti di vista differenti,
pretendere che un altro comprenda il vostro, quando voi non riuscite a
comprendere il suo, è chiaro segno di non avere afferrato come l'uomo
funziona. Biasimo e condanna vengono dalla incomprensione di questa profonda
verità, che ognuno è un mondo a sè, ognuno ha il suo punto di vista, ognuno
sprigiona le sue idee e le sue interpretazioni da quel punto di osservazione,
la comprensione e la crescita stanno nel riconoscerlo e tutto questo porta alla
‘maturità’ e con essa potete evitare la necessità di adeguamento degli altri
a voi stessi, permettendo le identità di ognuno.
Non
potrete mai sostenere il valore degli altri se non potete vederlo ed
accettarlo nella sua soggettiva identità. Non nasce comprensione da una visione
parziale delle situazioni, non nasce collaborazione, cooperazione e fratellanza
se non potete accettare la diversità, ne consegue che non può esistere
comprensione dell'altro se prima non sorge la comprensione di voi stessi e dei
limiti che voi stessi vi imponete nel non allargare la vostra visione. La
conoscenza di voi e di come funzionate diventa importante, non è solo un modo
per compiere un obiettivo, non è soltanto 'l'arte di fare accadere le cose'
come molti pensano sia la comprensione della legge della coscienza, ma è una
esigenza molto più profonda per liberare se stessi dai limiti che ognuno costruisce perchè è per quei limiti che nasce ogni conflitto. Ecco perchè la
guerra o qualsiasi tipo di lotta non porteranno mai la soluzione, non c'è mai
una vittoria nella lotta perchè chi indulge nella lotta non accetta in principio
l’Unità implicita dell’umanità, dimostrando solo di non accettare l'occasione
per comprendere sè e negando la libertà altrui di incarnare uno stato di
coscienza differente. La lotta è lo strumento di chi ha una visione limitata
dell'animo umano e della legge della coscienza che lo governa, il limite è in
lui; la coscienza dell'uomo sta nell'uomo e non fuori, niente fuori potrà mai liberare
l'uomo da ciò che lo imprigiona al suo interno. Prima egli deve liberare se
stesso nella sua propria coscienza. La lotta è conseguenza di cecità verso se
stessi, della paura di se stessi, della limitata visione di se stessi come
impotenti e non è causata dall'esterno. Sta nel rifiutare che la vita è amica e
non nemica, che senza la vita nulla può esistere, che la vita ha in sè, in se
stessa!, il potere dell'armonia ovunque vibra, che la vita si manifesta in
infinite forme e stati di coscienza e che è la stessa Vita che anima ogni uomo
e non c’è differenza di Sorgente di Vita dell’uomo, siamo Tutti identici in essa. La
vita non crea per danneggiare, la vita crea esclusivamente per
auto-manifestarsi, risiede nell'Uomo e gli dona le stesse sue caratteristiche,
solo dall'Uomo può venire limitata nella sua manifestazione di eterno amore ed
armonia quando egli stesso, chiuso nella prigione delle sue paure e della sua
ignoranza al suo infinito ed eterno potere, ha perso fede nella vita come unica
fonte di tutto e quindi del bene; così biasima e condanna negli altri ciò che
non vede di se stesso ma che ha in se stesso, perchè voi pensate dalle
premesse di chi voi siete, illusi di farlo dalle premesse che l'altro,
il nemico, vi ispira. Finchè l'Uomo lascia esistere i nemici in sè, non può
acquisire libertà e nessuna vittoria su nessun nemico perchè il nemico - fantasma - continuerà a restare in lui come illusione di essere una causa all'esterno,
quindi l'esterno diventa solo un capro espiatorio per la sua personale prigione,
e allora dovrà trovare altre situazioni per potere vincere se stesso, spingendosi
in nuove lotte fuori di sè.
Cercate di capire cosa nelle vostre vite crea la divisione che porta la disarmonia,
cercate di comprenderlo per discernere l'incoerenza ed il disagio che ciò vi
provoca e che si ripercuote sul vostro benessere portandovi a reagire in malo
modo agli eventi della vita e nei rapporti con gli altri, stare bene in voi è
il primo passo per potere stare bene con gli altri e fare stare bene gli altri.
Iniziate a porvi delle domande. Provate a 'guardare' le situazioni con occhi
che non vestono le immagini delle vostre esperienze negative, poichè quello vi fa reagire.
Provate a mettervi nel punto di vista del presunto 'nemico' e guardare voi
stessi con i suoi occhi per vedere se voi siete realmente chi credete di
essere. Comprenderete il suo punto di vista ed imparerete cosa in voi lui vede,
forse è ciò che voi rifiutate ma che potete cambiare, quello è il nemico
in voi stessi che vi porta a lottare.
Soltanto quando eliminerete quel nemico che voi stessi avete creato in voi, allora potrete non vederlo più nell'altro e da lì in poi tollerare e coabitare in pace ed armonia. La biblica parola 'pentimento' in linguaggio greco significa 'cambiamento mentale', il perdono sprigiona da quel concetto, non è un 'porgere l'altra guancia' fisicamente, non è soccombere, ma è l'abilità di modificare se stessi nei confronti del presunto 'nemico' e questo è un fatto personale interiore, è mentale e non fisico. Scoprirete nella contemplazione del perdono come cambiamento personale interiore che siete solo voi a creare la divisione, che non esiste alcuna ragione valida per nessun 'ismo', che tutti gli ‘ismi’ nascono da un concetto di divisione e classificazione inesistenti in natura ma esistenti solo nelle menti umane. La difficoltà a riconoscerlo sta solo in voi, ed è solo vostra la capacità di eliminare la barriera che vi fa vedere l'opposto come nemico. Questo è ciò che impedisce l'armonia e l’eliminazione della sofferenza ed è palese che è un fatto interiore individuale, il mondo ve lo riflette in ogni istante, dovete solo rendervene conto. La vostra vita dipende quindi solo da voi, soltanto svegliandovi a questo fatto, che è potere interiore, e recuperandone il dominio interiore voi potete consapevolmente smettere di lottare. Non si può chiedere la pace senza sapere dove sta la causa principale che la impedisce, senza mostrare all’uomo che è il nutrirsi dall’albero della ragione, ciò che crea ogni divisione. Comprendete cosa è esattamente la pace altrimenti come fate a ripristinarla? Essa si basa sull’amore e l’amore non si basa mai sulla ragione.
Siete liberi solo quando vi liberate della dipendenza altrui che voi stessi avete creato nelle vostre menti attraverso errate comprensioni della realtà, il potere è in voi stessi, e lì è da sempre, da prima che il mondo fosse, solo lo avete dimenticato, si chiama AMORE INCONDIZIONATO.
Soltanto quando eliminerete quel nemico che voi stessi avete creato in voi, allora potrete non vederlo più nell'altro e da lì in poi tollerare e coabitare in pace ed armonia. La biblica parola 'pentimento' in linguaggio greco significa 'cambiamento mentale', il perdono sprigiona da quel concetto, non è un 'porgere l'altra guancia' fisicamente, non è soccombere, ma è l'abilità di modificare se stessi nei confronti del presunto 'nemico' e questo è un fatto personale interiore, è mentale e non fisico. Scoprirete nella contemplazione del perdono come cambiamento personale interiore che siete solo voi a creare la divisione, che non esiste alcuna ragione valida per nessun 'ismo', che tutti gli ‘ismi’ nascono da un concetto di divisione e classificazione inesistenti in natura ma esistenti solo nelle menti umane. La difficoltà a riconoscerlo sta solo in voi, ed è solo vostra la capacità di eliminare la barriera che vi fa vedere l'opposto come nemico. Questo è ciò che impedisce l'armonia e l’eliminazione della sofferenza ed è palese che è un fatto interiore individuale, il mondo ve lo riflette in ogni istante, dovete solo rendervene conto. La vostra vita dipende quindi solo da voi, soltanto svegliandovi a questo fatto, che è potere interiore, e recuperandone il dominio interiore voi potete consapevolmente smettere di lottare. Non si può chiedere la pace senza sapere dove sta la causa principale che la impedisce, senza mostrare all’uomo che è il nutrirsi dall’albero della ragione, ciò che crea ogni divisione. Comprendete cosa è esattamente la pace altrimenti come fate a ripristinarla? Essa si basa sull’amore e l’amore non si basa mai sulla ragione.
Siete liberi solo quando vi liberate della dipendenza altrui che voi stessi avete creato nelle vostre menti attraverso errate comprensioni della realtà, il potere è in voi stessi, e lì è da sempre, da prima che il mondo fosse, solo lo avete dimenticato, si chiama AMORE INCONDIZIONATO.
"Perchè state in prigione quando la porta è spalancata?" (Rumi)
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